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Vera Democrazia o “Dittatura della Maggioranza“?

La Chiesa Cattolica ha problemi simili con le decisioni a maggioranza
come alcuni paesi islamici?

Una forma di governo basata sulle decisioni della maggioranza non è quindi di per sé una democrazia, ma può essere una "dittatura della maggioranza"!

Nei movimenti per la democrazia in alcuni paesi che finora sono stati governati in modo molto autoritario, si ha l'impressione che ampi settori della popolazione non vogliano la democrazia ma una "dittatura della maggioranza" sulle minoranze del loro paese.

Questo può essere osservato soprattutto in alcuni paesi dove una certa direzione dell'Islam è maggioritaria nella popolazione.

Una vera democrazia ha bisogno di una costituzione e di un sistema politico complessivo che rispetti e protegga anche i diritti fondamentali delle minoranze e delle donne nello stato.

I governi dei paesi occidentali non ne hanno tenuto conto abbastanza chiaramente nelle loro reazioni ai processi politici in Oriente.

Non va bene e non è politicamente saggio riconoscere una nuova entità statale in questi paesi come democraticamente legittima solo perché è nata da decisioni della maggioranza, se queste decisioni della maggioranza dichiarano l'ingiustizia come legge - se, per esempio, ci sono voti su una costituzione in cui i diritti fondamentali delle minoranze o l'uguaglianza dei diritti delle donne in quello stato sono ignorati.

Forse sarebbe possibile, nella comunità dei paesi democratici che hanno formulato e attuano la protezione delle minoranze sulla base dei diritti umani - o alle Nazioni Unite - formulare dei requisiti per una costituzione democratica che permetta a uno stato di definirsi veramente democratico.

Chiamare le cose con il loro nome!

Sarebbe molto importante per la formazione dell'opinione pubblica mondiale che politici, giornalisti e altre figure pubbliche degli stati liberali dicano chiaramente che alcune forme di governo di recente formazione non sono democrazie ma "dittature delle maggioranze"– e che le semplici decisioni della maggioranza non sono ancora la legittimazione di un governo eletto se le sue basi costituzionali non rispettano i diritti fondamentali delle minoranze e delle donne di questo popolo.

Pare che molti leader ecclesiali della Chiesa Cattolica non abbiano ancora riconosciuto questo problema quando affermano indifferenziatamente che la Chiesa non è una democrazia.

Anche qui, purtroppo, per “democrazia” si intende una “dittatura della maggioranza”.
Per paura di una “dittatura della maggioranza”, la leadership della chiesa si aggrappa quindi convulsamente a un sistema monarchico-autoritario il cui sistema di valori strutturale contraddice per molti aspetti il messaggio dei Vangeli (responsabilità individuale, libertà di coscienza, sussidiarietà, … ).

Una costituzione statale, in cui i diritti fondamentali per tutte le persone sono chiaramente formulati, rispettati e protetti, contiene valori che non possono essere provati e di conseguenza rappresentano una sorta di "fede". Perché i “valori” non possono mai essere provati, ma sono sempre una sorta di “fede“.

Questi valori fondamentali e i diritti fondamentali che ne derivano non devono essere messi in discussione o aboliti da decisioni a maggioranza.

Un organo statale separato, in Italia la Corte costituzionale, che, indipendentemente da altri organi politici, è esclusivamente impegnato nei diritti fondamentali della Costituzione, ha il compito di verificare se le decisioni della maggioranza parlamentare sono conformi a questi valori fondamentali. In caso contrario le decisioni a maggioranza saranno dichiarate nulle.

Manfred Hanglberger (www.hanglberger-manfred.de)

Traduzione: Ingeborg Schmutte

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Supplemento al suddetto:
>>> Chiesa e Democrazia

>>> „Ganzheitlichkeit“: ein anderes Wort für „katholisch“

>>> „Katholisch“- ganzheitlich glauben