Link per condividere: https://hanglberger-manfred.de/it-universo-alieni.htm

 

HOME

 

C'è ancora "qualcuno" - in questo enorme universo?

 

Ci sono degli "alieni"?

Ci sono altri pianeti abitati nello spazio?

Ci sono altri esseri con coscienza - simili a noi umani - nello spazio?

 

Considerazioni scientifiche e teologiche

 

Considerazioni scientifiche:

 

La distanza dal sole più vicino (stella fissa):

Fino al sole più vicino (= Alpha Proxima Centauri) abbiamo 4,25 anni luce (= 40.375.000.000.000 km = 40.375 trilioni di km).

Un razzo partendo dalla Terra che vola a 11 km al secondo avrebbe bisogno di ben 70.000 anni per questa distanza.

Le onde radio per una telefonata impiegherebbero 4 anni e 3 mesi per percorrere questa distanza. (Quindi una telefonata molto noiosa: si dovrebbe aspettare otto anni e mezzo per avere una risposta).

Con la tecnologia odierna, la comunicazione vivace e le visite dalla nostra parte ai pianeti che potrebberò essere animati, sono quindi irrealistiche.

 

Se ogni centomillesima stella nella nostra galassia (Via Lattea) avesse un pianeta adatto alla vita, ci sarebbero circa 1 milione di pianeti animati solo nella nostra galassia.

Se questi fossero distribuiti uniformemente nella „Via Lattea“, la distanza ai pianeti più vicini sarebberò circa 200 anni luce.

Se ogni galassia avesse un solo pianeta vivente, ci sarebbero circa 100 miliardi di tali corpi celesti animati.

 

Ma i pianeti animati da animali e piante non devono essere abitati da esseri viventi similare ai umani con una coscienza:

Nei 4,6 miliardi di anni di storia del pianeta terra, lle persone con intelligenza esistono solo da circa 10.000 anni; Prima di allora c'erano umani preistorici per circa 3 milioni di anni e più tardi umani dell'età della pietra.

 

Se esseri intelligenti di altri sistemi stellari ci avessero visitati nei precedenti 500 milioni di anni, avrebbero trovati solo migliaia di diverse specie di animali e vegetali, ma non gli esseri umani. Potrebbe essere lo stesso su molti altri pianeti, se ci fosse vita lì.

 

D'altra parte, sarebbe ovviamente possibile che alcune culture simili all'uomo non siano solo migliaia di anni più sviluppati di noi, ma milioni di anni.

 

Quanto poco avevano un idea 200, 1000 oppure 10.000 anni fa, con quale possibilità tecniche viviamo oggi, così poco ci possiamo immaginare oggi, quale conoscenze e possibilità tecniche avranno gli umani tra 200, 1000 o 10.000 anni - se non ci distruggeremo prima con armi moderne o con l'inquinamento ambientale.

 

Sulla terra, in realtà, siamo solo all'inizio di uno sviluppo high-tech!

Ma solo pochi decenni dopo lo sviluppo di veicoli tecnicamente alimentati (motori elettrici e a benzina), l‘umano è riuscito a volare sulla luna e, forse ancora più importante, a calcolare l'età e le dimensioni dell'intero universo.

Ciò che è ancora davanti a noi in termini di scoperta dei segreti della natura, dei suoi poteri e delle possibilità nascosti nei prossimi secoli e millenni, è inimmaginabile nel presente.

 

Da un lato, l'universo sembra essere molto favorevole alla vita, dall'altro le circostanze sulla terra, che hanno portato a uno sviluppo più alto della vita fino all'uomo, sembrano dipendere da una varietà di fattori "casuali" talmente enorme che la probabilità per il loro sviluppo sembra estremamente bassa.

Ma l'enorme numero di stelle e possibili pianeti rende nuovamente più probabile l'improbabilità.

In ogni caso, diventerebbe uno degli eventi più incisivi della storia umana, se dei visitatori extraterrestri si identificassero chiaramente come tali e stabilissero un contatto permanente con noi.

 

 

Considerazioni teologiche:

 

Se gli studenti mi chiedessero:

"Se ci sono esseri simili agli umani su altri pianeti nello spazio, hanno lo stesso fede come noi?“

 

La mia risposta:

Non appena si sviluppano die esseri su un pianeta che hanno una coscienza, si formano da loro un interiore mondo spirituale di pensieri e un mondo interiore di sentimenti che vengono percepiti coscientemente. Di conseguenza, si chiedono come sono collegati ad altri conspecifici, ad altri esseri viventi e alla grande comunità della natura.

Poiché notano che anche gli altri hanno un mondo interiore di pensieri e sentimenti che non si possono percepire dall'esterno, non sanno come li vedono gli altri:

Sono questi malintensionati o sono benevolenti?

Quindi sorge il problema emotivo della sfiducia e della fiducia.

 

Poiché tali "esseri umani primitivi" considerano anche altri esseri viventi e anche gli elementi naturali e le forze della natura con un anima, vegono messi in correlazione la dinamica della fiducia e della sfiducia anche con l‘ambiente naturale, poi con la natura nel suo insieme e con gli "spiriti", "demoni" o "Dei", che si sospetta di essere i controllori degli eventi naturali.

 

Quindi:

Coscienza => Mondo interiore => Fiducia e sfiducia => Come si può trovare fiducia (= "credere") nel insieme della vita e nel mondo?

 

La fede cristiana è la conoscenza spirituale ("rivelazione") che la vita, il mondo e il cosmo, nonostante di molti catastrofi e situazioni di sofferenza, sono animati da una forza amorevole e di affermazione della vita, che consente a noi umani di fidarci del valore e del significato della nostra vita e dell'intero del mondo e del cosmo, e di trattare il nostro prossimo in tutto il mondo (e possibilmente anche gli extraterrestri) con rispetto e stima  fondamentali.

 

La questione fondamentale della "fiducia in tutta la realtà" non è cambiata nemmeno per le persone moderne del nostro tempo:

 

   Così ha risposto il famoso fisico Albert Einstein sulla questione

"Qual è la domanda più importante che una persona può fare?"

 

"La domanda più importante è: L’universo è un luogo accogliente?"

 

Forse si può anche formulare questa domanda in questo modo:

"C'è un senso finale positivo per l'universo e per la vita umana?"

 

Oppure:

"Esiste una fonte di benevolenza e bontà in questo universo o oltre l'universo che ogni essere vivente nell'universo può raggiungere e che può

toccare fino al cuore del suo essere?“

 

La fede religiosa si basa su una tale "fonte di forze psichiche positive", a cui è stato dato il nome "Dio" come una personale controparte. Le persone religiose credono che attraverso la meditazione e la preghiera possono aprirsi interiormente a queste forze spirituali di questa "fonte" in modo che fluiscano verso se stessi e determinino l'affermazione della vita, l'amore, la misericordia, la consapevolezza per la responsabilità ecc.

 

Una fede religiosa sana (esiste anche una fede religiosa malsana e dannosa!) è la scoperta di essere amato e affermato in modo comprensivo e fondamentale così come la scoperta della coltivazione dell’ulteriore  capacità di essere in grado di affermare fondamentalmente e completamente la vita e l'esistenza e di conseguenza vivere responsabilmente.

 

Manfred Hanglberger (www.hanglberger-manfred.de)

 

Traduzione: Ingeborg Schmutte

 

 

>>> Ulteriori testi in italiano

>>> Quanto è grande l'Universo?

 

HOME