Discorso sul Monte
Vangelo secondo Matteo 5 - 7
Capitolo 5
(Beatitudini
Mt 5,3-11)
[1]
Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si
avvicinarono i suoi discepoli.
[2] Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:
[3]"Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
[4] Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
[5] Beati i miti, perché erediteranno la terra.
[6] Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno
saziati.
[7] Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
[8] Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
[9] Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
[10] Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il
regno dei cieli.
[11] Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo,
diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
[12] Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei
cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.
[13] Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che
cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere gettato via
e calpestato dagli uomini.
[14] Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città
collocata sopra un monte,
[15] né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il
lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa.
[16] Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le
vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli.
[17] Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son
venuto per abolire, ma per dare compimento.
[18] In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non
passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto.
[19] Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e
insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno
dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà
considerato grande nel regno dei cieli.
[20] Poiché io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli
scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
[21] Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avrà ucciso
sarà sottoposto a giudizio.
[22] Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà
sottoposto a giudizio. Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al
sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna.
[23] Se dunque presenti la tua offerta sull'altare e lì ti ricordi che tuo
fratello ha qualche cosa contro di te,
[24] lascia lì il tuo dono davanti all'altare e và prima a riconciliarti con
il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono.
[25] Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei per via con
lui, perché l'avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia
e tu venga gettato in prigione.
[26] In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino
all'ultimo spicciolo!
[27] Avete inteso che fu detto: Non commettere adulterio;
[28] ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già
commesso adulterio con lei nel suo cuore.
[29] Se il tuo occhio destro ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via
da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo
corpo venga gettato nella Geenna.
[30] E se la tua mano destra ti è occasione di scandalo, tagliala e gettala
via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il
tuo corpo vada a finire nella Geenna.
[31] Fu pure detto: Chi ripudia la propria moglie, le dia l'atto di ripudio;
[32] ma io vi dico: chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di
concubinato, la espone all'adulterio e chiunque sposa una ripudiata, commette
adulterio.
[33] Avete anche inteso che fu detto agli antichi: Non spergiurare, ma adempi
con il Signore i tuoi giuramenti;
[34] ma io vi dico: non giurate affatto: né per il cielo, perché è il trono
di Dio; [35] né per la terra, perché è lo sgabello per i suoi piedi; né per
Gerusalemme, perché è la città del gran re.
[36] Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di
rendere bianco o nero un solo capello.
[37] Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal
maligno.
[38] Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente;
[39] ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la
guanciadestra, tu porgigli anche l'altra;
[40] e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia
anche il mantello.
[41] E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due.
[42] Dà a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le
spalle.
[43] Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo
nemico;
[44] ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori,
[45] perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole
sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli
ingiusti.
[46] Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno
così anche i pubblicani?
[47] E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di
straordinario? Non fanno così anche i pagani?
[48] Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.
Capitolo
6
[1] Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per
essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre
vostro che è nei cieli.
[2] Quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come
fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli
uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.
[3] Quando invece tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa
la tua destra,
[4] perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel
segreto, ti ricompenserà.
[5] Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando
ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli
uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.
[6] Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta,
prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti
ricompenserà.
[7] Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di
venire ascoltati a forza di parole.
[8] Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete
bisogno ancor prima che gliele chiediate.
[9] Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome;
[10] venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo così in
terra.
[11] Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
[12] e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori,
[13] e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.
[14] Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre
vostro celeste perdonerà anche a voi;
[15] ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà
le vostre colpe.
[16] E quando digiunate, non assumete aria malinconica come gli ipocriti, che
si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. In verità vi
dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.
[17] Tu invece, quando digiuni, profumati la testa e lavati il volto,
[18] perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo tuo Padre che è nel
segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
[19] Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e
dove ladri scassinano e rubano;
[20] accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine
consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano.
[21] Perché là dov'è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore.
[22] La lucerna del corpo è l'occhio; se dunque il tuo occhio è chiaro, tutto
il tuo corpo sarà nella luce;
[23] ma se il tuo occhio è malato, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se
dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!
[24] Nessuno può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro, o
preferirà l'uno e disprezzerà l'altro: non potete servire a Dio e a mammona.
[25] Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che
mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che
indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito?
[26] Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano
nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse
più di loro?
[27] E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla
sua vita?
[28] E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli
del campo: non lavorano e non filano.
[29] Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva
come uno di loro.
[30] Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà
gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede?
[31] Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo?
Che cosa indosseremo?
[32] Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste
infatti sa che ne avete bisogno.
[33] Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi
saranno date in aggiunta.
[34] Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue
inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena.
Capitolo
7
[1] Non giudicate, per non essere giudicati;
[2] perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura
con la quale misurate sarete misurati.
[3] Perché osservi la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello, mentre non ti
accorgi della trave che hai nel tuo occhio?
[4] O come potrai dire al tuo fratello: permetti che tolga la pagliuzza dal
tuo occhio, mentre nell'occhio tuo c'è la trave?
[5] Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene per
togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello.
[6] Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai
porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per
sbranarvi.
[7] Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto;
[8] perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova e a chi bussa sarà
aperto.
[9] Chi tra di voi al figlio che gli chiede un pane darà una pietra?
[10] O se gli chiede un pesce, darà una serpe?
[11] Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli,
quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che
gliele domandano!
[12] Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a
loro: questa infatti è la Legge ed i Profeti.
[13] Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via
che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa;
[14] quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita,
e quanto pochi sono quelli che la trovano!
[15] Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma
dentro son lupi rapaci.
[16] Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o
fichi dai rovi?
[17] Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo
produce frutti cattivi;
[18] un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo
produrre frutti buoni.
[19] Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel
fuoco.
[20] Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere.
[21] Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma
colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
[22] Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi
profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti
miracoli nel tuo nome?
[23] Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me,
voi operatori di iniquità.
[24] Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è
simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia.
[25] Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono
su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia.
[26] Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a
un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia.
[27] Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si
abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande".
[28] Quando Gesù ebbe finito questi discorsi, le folle restarono stupite del
suo insegnamento:
[29] egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità e non come i loro
scribi.
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